Presentazione della cartella infermieristica informatizzata

lunedì 16 febbraio 2009

Esami ematici

GLI ESAMI DEL SANGUE
Nota. Il sangue è costituito da una parte liquida, chiamata plasma, e da una parte cellulare o corpuscolata. Nel plasma è presente una vasta gamma di sostanze quali enzimi, minerali, lipidi, ormoni, zuccheri, vitamine, proteine ecc. La parte corpuscolata è costituita dai globuli rossi o eritrociti, da globuli bianchi o leucociti e dalle piastrine. Attraverso l'analisi del sangue, non solo si riescono ad individuare le sostanze che circolano nel corpo, ma si riesce anche a capire se un organo sta funzionando bene o se invece ha qualche difetto. Gli esami sotto elencati sono i più comuni. I valori "normali" di riferimento riportati in questa pagina possono variare a seconda del laboratorio che esegue le analisi, a causa delle diverse metodologie utilizzate.E' importate precisare che se si ottengono valori diversi da quelli considerati normali non significa necessariamente che ci sia in atto una malattia, quindi non ci si deve allarmare, la cosa piu' saggia da fare quella di far valutare i risultati delle analisi dal proprio medico o da uno specialista e mai, in nessun caso, improvvisarsi esperti e fare delle diagnosi su se stessi o su altri, tantomeno assumere farmaci senza il consigli del proprio medico curante.
ACE
Enzima che converte l'angiotensina (una proteina presente nel sangue) dalla forma inattiva (angiotensina I) in quella attiva (angiotensina II) che restringe i vasi del sangue Valori di riferimento 6-12 microgrammi/l.Valori superiori possono essere determinati da cirrosi epatica, da ipertiroidismo, da nefropatie, da sarcoidosi.
ACIDO FOLICO
Vitamina essenziale per la produzione dei globuli rossi da parte del midollo osseo. E' presente nei diversi alimenti, soprattutto fegato, latte, uova e nelle verdure crude. Valori di riferimento :3-20 microgrammi (mcg)/l.Valori superiori possono essere determinati da una dieta vegetariana. Valori inferiori possono essere associati a agranulocitosi, determinati da alcolismo, da anemia, da cirrosi epatica, da epatite cronica evolutiva, da gravidanza, da insufficienza renale cronica, da malnutrizione, da neoplasia maligna, da uso di chemioterapici (farmaci attivi contro le cellule tumorali) e di estroprogestinici (associazioni di ormoni che entrano nella composizione della pillola antifecondativa).
ACIDO LATTICO
Acido debole che viene prodotto dalle cellule durante la degradazione anaerobica (processo chimico che avviene in assenza di ossigeno) del glucosio. Il contenuto normale oscilla tra i 5-18 mg/ml di sangue.Un suo aumento è determinato da varie cause : alcolismo, anemia, cirrosi epatica, da diabete, eccessi sportivi, insufficienza renale cronica, shock.
ACIDO URICO
La presenza di acido urico nel sangue è detta uricemia. E' un prodotto di scarto del metabolismo e dovrebbe essere espulso dal corpo, attraverso i reni, nell'urina. Se ciò non avviene, nel sangue aumenta il tasso di acido urico.Valori di riferimento : maschi 3,2-8,1 mg/100 ml; femmine 2,2-7,1 mg/100 ml. Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da alcolismo, da diabete mellito, da digiuno, da eclampsia, da emolisi, da gotta, da insufficienza renale cronica, da leucemia, da linfomi, da policitemia, da psoriasi, da citostatici. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinare da anemia, da epatite acuta, da gravidanza, da morbo di Hodgkin, da malattia di Wilson, da mieloma, da sindrome di Fanconi, da uso di farmaci antinfiammatori non cortisonici, da steroidi, da antimicetici. (farmaci).
ADRENALINA
Ormone naturale che accresce la velocità e la forza del battito cardiaco, provoca la dilatazione delle vie aeree, migliorando la respirazione e fa restringere (vasocostrizione) i vasi sanguigni della pelle e dell'intestino in modo che un accresciuto flusso di sangue raggiunga i muscoli, consentendo loro di fare fronte alle maggiori necessità richieste dallo sforzo fisico. Occorre ricordare che non è un esame di routine: per farne una valutazione di solito si dosa l'acido vanilmandelico urinario che è un metabolita.Valori di riferimento inferiori a 0,5 mcg/ml di sangue. Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da feocromocitoma, da infarto, da ipertensione, da morbo di Cushing, da nefrangiosclerosi. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da infezioni gravi, da morbo di Addison, da morbo di Parkinson, da sindrome di Waterhouse, da surrenalectomia.
ALBUMINA
E' una proteina prodotta nel fegato ; ha molte funzioni, ma la più importante è quella di mantenere costante il livello dei liquidi nei vasi sanguigni; quando i livelli sono bassi i liquidi si diffondono nei tessuti, causando gonfiore. Valori di riferimento : 55-65% oppure 3,5-5g/100 ml.Valori superiori al normale possono essere determinati da disidratazione, da sarcoidosi, da tromboangioite o morbo di Bürger. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da alcolismo, da deficit ereditario, da cirrosi epatica, da collagenopatia, da gravidanza, da infiammazioni, da insufficienza renale cronica, da ipertiroidismo, da leucemie, da malnutrizione, da neoplasie maligne, da pancreatite, da ustioni.
ALCOL ETILICO
Detto anche etanolo, è presente nelle bevande alcoliche Nel sangue deve essere assente. Il limite permesso per legge per poter guidare deve essere inferiore a 80mg/100ml.In rapporto alla quantità gli effetti si possono così sintetizzare:- stato euforico 100-200mg/100ml ovvero 0,1-0,2%- stato soporoso 200-300mg/100ml ovvero 0,2-0,3%- stato comatoso 300-500mg/100ml ovvero 0,3-0,5%- morte potenziale > 500mg/100ml ovvero > 0,5%
ALDOSTERONE
Ormone secreto da una parte delle ghiandole surrenali, la corticale surrenale : è di grande importanza per controllare la pressione del sangue e regolare la concentrazione di sodio e potassio. Valori di riferimento : a riposo 10-100 nanogrammi/100ml, dopo sforzo inferiore a 500 nanogrammi/100 ml.Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da feocromocitoma, da gravidanza, da ipertiroidismo, da nefrangiosclerosi ipertensiva, da uso di contraccettivi e diuretici. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da diabete mellito, da etilismo (abitudine a fare uso di bevande alcoliche), da gravidanza a termine, da insufficienza del surrene, da ipopituitarismo, da sindrome adreno genitale, da surrenalectomia.
ALFA 1 GLOBULINA
Appartiene al gruppo delle globuline.Valori di riferimento : 2-5% oppure 0,2-0,4g/100ml.Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da brucellosi, da insufficienza renale cronica, da ittero ostruttivo, da leucemie acute, da neoplasie maligne, da reumatismo articolare acuto, da sepsi, da traumi, da ustioni. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da enteropatie, da epatite acuta virale, da epatopatia cronica, da leucemia linfatica cronica, da malattia di Wilson.
ALFA 2 GLOBULINA
Appartiene al gruppo delle globuline.Valori di riferimento 7 - 10% oppure 0.4 - 0.8 g/100 ml. Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da colecistite, da infarto cardiaco, da insufficienza renale cronica, da leucemia acuta, da morbo di Hodgkin, da neoplasie maligne. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da gastroenterite, da steatorrea.
ALT
Vedi Transaminasi GPT.
AMILASI
Un enzima che interviene nella idrolizzazione dell'amido introdotto principalmente nel pancreas, meno nelle ghiandole salivari.Valori di riferimento 10 - 220 U/l.Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da alcolismo, da calcolosi biliare, da gravidanza extrauterina, da insufficienza renale cronica, da morbillo, da parotite epidemica, da pancreatite acuta, da ulcera peptica, da uso di diuretici, da antinfiammatori non cortisonici, da steroidi.Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere causati da cirrosi epatica, da epatite acuta virale, da intossicazione, da esteri fosforici, da necrosi del pancreas.
ALFA 1 O ANTITRIPSINA
Proteina che inibisce gli enzimi che scindono le proteine tripsina o chimotripsina Valori di riferimento 190 - 350 mg/100 ml.Valori superiori a quelli di riferimento possono essere causati da AIDS, da collagenopatie, da infezioni gravi, da neoplasie, da uso di contraccettivi.Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere causati da carenza congenita, da cirrosi epatica, da enfisema polmonare, da ulcera peptica, da ustioni.
APTT
Vedi PT o tempo di protrombina.
AST
Vedi Transaminasi GOT.
AZOTEMIA
E' il tasso della quantità di azoto nel sangue ed indica con precisione la funzionalità dei reni; valori diversi da quelli di riferimento indicano una imperfetta depurazione del sangue da parte dei reni.Sono ritenuti valori normali 10 - 50 mg/100 ml.Valori superiori a quelli normali possono essere causati da cirrosi, da collagenopatie, da diabete mellito, da disidratazione, da emorragie gastrointestinali, da glomerulonefrite, da gotta, da leptospirosi, da mieloma multiplo, da nefrangiosclerosi, da pielonefrite, da sindrome di Conn, da shock, da TBC renale, da traumi, da ustioni.Valori inferiori a quelli normali possono essere causati da dieta ipoproteica, da epatite acuta virale, da ipopituitarismo, da necrosi epatica, da uso di salicilati (farmaci) e glucocortisoidi.
BASOFILI
Una delle forme dei globuli bianchi o leucociti .Valori normali 0-2% del totale dei leucociti. Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da epatite acuta, da insufficienza renale cronica, da leucemia, da morbillo, da pertosse, da rettocolite ulcerosa. Valori inferiori a quelli normali possono essere causati da gravidanza, da infezioni acute, da ipertiroidismo, da uso di estrogeni.
BILIRUBINA
E' un pigmento contenuto nella bile dell'uomo. Essa si riforma in seguito alla demolizione dell’emoglobina appartenenti ai globuli rossi smantellati al termine della loro vita (circa 120 giorni). Questa bilirubina viene trasportata dal sangue che la trasforma per renderla solubile in acqua.Si divide in bilirubina diretta (già formata dal fegato) indiretta (non ancora "lavorata" dal fegato).Se il fegato si ammala oppure vengono distrutti globuli rossi in eccesso (anemia emolitica) la bilirubina aumenta. Il suo aumento si accompagna ad una colorazione della congiuntiva oculare e della pelle (ittero).
BILIRUBINA DIRETTA
Vedi Bilirubina.Valori normali inferiori a 0.2mg/100ml.Valori superiori al normale possono essere determinati da cirrosi epatica, da epatite tossica, da infezioni gravi, da neoplasie epatiche, da toxoplasmosi, da uso di contraccettivi, di citostatici, di tetraciclina (antibiotici), di antinfiammatori non cortisonici, di steroidi.
BILIRUBINA INDIRETTA
Vedi Bilirubina.Valori normali inferiori a1mg/100ml.Valori superiori al normale possono essere determinati da anemia emolitica, da anemia perniciosa, da ematomi, da emorragie gastrointestinali, da ipertiroidismo, da malattia di Gilbert, da interventi diretti a ridurre la anomala pressione dovuta a un eccesso di liquido (liquido cerebrospinale, sangue), da uso di steroidi, da rifampicina (farmaco antibatterico usato nella terapia della tubercolosi).
CALCIO
E’ un metallo che entra (come ione, particella con carica positiva) nella maggior parte dei processi biologici. La ricerca di questa sostanza è molto richiesta, perchè il calcio è fondamentale per il nostro corpo. è essenziale non solo per la formazione e lo sviluppo delle ossa, dei denti e delle unghie, ma anche per il processo di coagulazione del sangue, per l’attività dei muscoli e per il sistema nervoso centrale, per la digestione di alcuni cibi. L’organismo lo assorbe attraverso gli alimenti, del quale ne sono particolarmente ricchi il latte e i suoi derivati, le uova, il pesce, la frutta, gli ortaggi a foglia verde. La sua presenza nel sangue è detta calcemia. Un aumento marcato (ipercalcemia) può causare calcificazioni, alterazioni dell’elettrocardiogramma, stitichezza, nausea, calcoli renali. Una diminuizione marcata provoca la tetania (contrazione muscolare involontaria).Sono considerati valori normali 9 - 11 mg/100 ml di sangue (nel bambino 10 - 12) Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da acromegalia, dall’uso di contraccettivi, da farmaci cortisonici, da diuretici, da iperparatiroidismo, da iperprotidemia, da ipersensibilità alla vitamina D, da ipervitaminosi D, da leucemia, da linfomi, da metastasi ossee, da mieloma multiplo, da morbo di Hodgkin, da morbo di Paget, da malattia di Von Recklinghausen da sarcoidosi, da tireotossicosi, da uso di farmaci contenenti litio.Valori inferiori al normale possono essere causati da carenza di vitamina D, da cirrosi epatica, da deficit di apporto alimentare, da insufficienza renale cronica, da ipoparatiroidismo, da osteomalacia, da pancreatite acuta, da paratiroidectomia, da steatorrea.
CALCITONINA
Ormone prodotto da gruppi di cellule e che, nell’uomo, sono situate nella tiroide; controlla il livello di calcio che è presente nel sangue rallentando la velocità con cui il calcio stesso viene liberato dalle ossa (abbassa il calcio ematico). Sono considerati valori normali quelli inferiori a 15 picogrammi (pg)/ml. Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da alcolismo, da gravidanza, da neoplasia della mammella, del polmone e della tiroide.
CERUPLASMINA
Globulina prodotta dal fegato, permette il trasporto del rame nel sangue. Sono considerati valori normali 20 - 50 mg/100 ml.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da cirrosi epatica, da linfogranuloma maligno, da malattia di Hodgkin, da reumatismo agli arti, da uso di estroprogestinici.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da alcolismo, da epatite cronica, da malnutrizione, da morbo di Wilson.
COLESTEROLO
E’ un grasso; importante costituente delle cellule dell’organismo. Può avere origine dal cibo (latte e derivati, carne, uova ecc.), ma la maggior parte è fabbricata dal fegato a partire da una vasta gamma di sostanze. La ricerca di questa sostanza nel sangue concorre, con la ricerca dei trigliceridi, a valutare i grassi nell’organismo. Può essere eliminato (tramite la sintesi degli acidi biliari) per via epatica (fegato) o per via intestinale. Viene differenziato in due gruppi:1-Colesterolo "buono" o HDL perchè se la maggiore parte del colesterolo presente nel sangue è sottoforma di lipoproteine a elevata densità (High Density Lipoproteins, HLD) sembra avere un effetto protettivo nei confronti della malattia arteriosa, perchè le molecole HDL hanno una struttura molto grande e tali dimensioni consentono loro di "spazzare" fisicamente le arterie e di ripulirle dai depositi arteriosclerotici; inoltre le HDL hanno la funzione di riportare il colesterolo nel fegato, quindi di sottrarlo al sangue; quindi il colesterolo HDL è molto utile ed è importante che il suo livello sia alto, maggiore di 35 mg/dl; una persona che ha un colesterolo totale alto ma un HDL a un livello maggiore di 35 non è a rischio, quanto una persona che insieme a un colesterolo totale alto, presenta un livello di HDL basso, inferiore a 35.2-Colesterolo "cattivo" o LDL perchè se la maggiore parte del colesterolo è sottoforma di lipoproteine a bassa densità (Law Density Lipoproteins, Ldl) aumenta il rischio di sviluppo di aterosclerosi. Il colesterolo è una sostanza essenziale, che rappresenta la base chimica per la sintesi di alcuni ormoni ed entra in gioco anche come "mattone" nella formazione di tutte le membrane delle cellule. Sono considerati valori normali 120 - 220 mg/100 ml per il colesterolo totale, 40 - 80 mg/100 ml per l’HDL, 70 - 180 mg/100 ml per l’LDL.Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da diabete, da epatite cronica, da uso di contraccettivi, da intossicazione, da ipoproteinemie, da ipotiroidismo, da lupus eritematoso, da morbo di Cushing, da obesità, da pancreatite acuta, da sindrome nefrosica.Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da anemie croniche, da epatopatie terminali, da ipertiroidismo, da morbo di Addison, da malnutrizione, da sepsi, da malassorbimento, da malattie neoplastiche.
CREATININA
E’ un componente del sangue che viene eliminato con l'urina; segnala la funzionalità del rene in quanto viene eliminata dai reni stessi attraverso l’urina. Se la presenza di creatinina nel sangue è troppo elevata, ciò significa che i reni non riescono a farla passare nelle urine e quindi non svolgono bene il loro lavoro. In alcuni casi anche il fatto di alimentarsi di troppa carne può contribuire ad alzare il tasso di creatinina nel sangue.Sono ritenuti valori normali 0 - 1,5 mg/dl.Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da insufficienza renale, da dermatomiosite, da eccessi sportivi, da ipertiroidismo, da miastenia, da traumi, da ustioni.Valori inferiori possono essere causati da anemie, da atrofia muscolare, da ipotiroidismo, da leucemia, da mioglobinuria.
CURVA GLICEMICA
Esame di tolleranza al glucosio che permette una sicura diagnosi del diabete. Viene eseguita facendo prelievi del sangue a digiuno e dopo l’introduzione di 100 grammi di glucosio.Valori normali massimi: - a digiuno 120 mg/100 ml- dopo 30 minuti 170 mg/100 ml- dopo 60 minuti 170 mg/100 ml- dopo due ore 130 mg/100 ml- dopo tre ore 110 mg/100 ml
ELETTROFORESI
L’elettroforesi del siero analizza le proteine presenti nel siero del sangue. Le proteine del siero sono importantissimi valori, che possono mettere in luce un gran numero di malattie. La maggior parte di queste proteine viene prodotta dal fegato e alcuni tipi di proteine vengono rilasciate nel sangue da cellule del sistema immunitario, cioè il sistema delle difese naturali dell’organismo. è un esame che deve essere effettuato a digiuno. L’uso di antibiotici può dare dei risultati non corretti. Con questo esame vengono individuate, in particolare, le seguenti proteine (vedere le singole voci): albumina, alfa 1 globuline, alfa 2 globuline, beta globuline, gamma globuline.
EMATOCRITO (HMT)
Esame che misura la quantità percentuale dei globuli rossi rispetto alla frazione liquida del sangue; la sua sigla è HMT.Valori considerati normali sono 38 - 52% per l’uomo, 36 - 46% per la donna.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da alcolismo, da diabete, da insufficienza renale acuta, da peritonite, da policitemia, da poliglobulia, da uso di diuretici, da ustioni, da vomito, da disidratazione.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemie, da aplasie midollari, da carenza di ferro, da carenza di vitamina B12, da cirrosi epatica, da collagenopatie, da emorragie, da infezioni gravi, da insufficienza renale cronica, da leucemie, da tumori maligni.
EMOCROMO
E’ l’esame del sangue più eseguito. Esso contempla il conteggio del numero dei globuli rossi (eritrociti), dei globuli bianchi (leucociti) e delle piastrine (trombociti), nonchè la determinazione quantitativa dell’emoglobina. Con la formula leucocitaria, il laboratorio fornisce la percentuale di ciascun tipo di globulo bianco (granulociti neutrofili, eosinofili e basofili monociti, linfociti). In conclusione l’emocromo è suddiviso al suo interno in diverse "sottoanalisi" a seconda che esse riguardino ora l’uno ora l’altro componente del sangue. Tra queste si ricordano l’ematocrito (HMT), l’emoglobina (Hb), il conteggio dei globuli bianchi, il conteggio delle piastrine (vedere le singole voci).è detto anche esame emocromocitometrico che letteralmente significa "misurazione del colore del sangue e del numero delle sue cellule, cioè dei globuli". Implica un prelievo di poche gocce di sangue e non arreca che un fastidio minimo.L’emogramma normale (ci sono varianti in rapporto all’età e al sesso), è così rappresentato: Formula leucocitaria- Eritrociti 4-5 milioni/mmc- Leucociti 4-8 mila/mmc- Piastrine sino a 150000/mmc- Emoglobina (Hbg) 16%- Linfociti 20-35%- Monociti 3-7%- Neutrofili 55-65%- Eosinofili 0-3%- Basofili 0-2%
EMOGLOBINA (Hb)
Proteina, costituente principale dei globuli rossi, adibita principalmente al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti; nel suo viaggio di ritorno nel sangue venoso l’emoglobina trasporta invece anidride carbonica ai polmoni dai quali questa viene espulsa con l’aria espirata. La sua formazione avviene nel midollo osseo simultaneamente a quella degli eritrociti immaturi; in un globulo rosso esistono circa 350 milioni di molecole di emoglobina, ciascuna delle quali in grado di trasportare quattro molecole di ossigeno.Sono considerati valori normali quelli compresi fra 14-18 g/100 ml per gli uomini e 12-16 g/100ml per le femmine Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da diarrea, da disidratazione, da enfisema, da policitemia, da poliglobulia, da shock, da ustioni, da trasfusioni ripetute Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da aplasia midollare, da collagenopatie, da deficit di ferro, da deficit di vitamina B12, da emorragie, da epatopatie, da infezioni gravi, da insufficienza renale cronica, da leucemie, da morbo di Cooley, da morbo di Crhon, da metrorragia, da neoplasie maligne, da ulcera peptica, da morbo di Hodgkin.
EOSINOFILI
E’ una varietà di globuli bianchi Valori normali fino a 250/mmc Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da allergie, da eczemi, da granulomatosi, da leucemie, da morbo di Addison, da morbo di Hodgkin, da neoplasie maligne, da irradiazioni, da scarlattina Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da agranulocitosi, da insufficienza renale cronica, da interventi chirurgici, da ipotiroidismo, da shock anafilattico, da traumi, da uso di farmaci cortisonici
ERITROCITI (RBC)
O globuli rossi, corpuscoli che trasportano ossigeno e anidride carbonica, del diametro medio di 8 micron (8 millesimi di millimetro) a forma di disco Valori normali 4.800.000 - 5.600.000 /mmc (millimetro cubo) per l’uomo e 4.600.000 - 5.200.000 /mmc per la donna. Alla nascita sono molto di più, tra i 7 e gli 8 milioni/mmc, ma dopo pochi giorni scendono ai valori normali. Essendo 5 i litri di sangue, possediamo in totale 25 mila miliardi di globuli rossi (l’uno accanto all’altro coprirebbero una superficie pari a quella di un campo di calcio). All’esame è possibile calcolare anche altri parametri dei quali riportiamo anche i valori ritenuti normali:- MCD (Mean Corpuscolar Diameter = diametro medio di ciascun eritrocita) 7-8 micron - MCV(Mean Corpuscolar Volume = volume medio dei globuli rossi) HMT/n° globuli rossi in milioni 80-94 femtolitri - MCH (Mean Corpuscolar Haemoglobin = quantità di emoglobina presente in ciascun globulo rosso) Hb/n° globuli rossi in milioni 27-32 picogrammi - MCHC (Mean Corpuscolar Haemoglobin Concentration = concentrazione media di emoglobina in ciascun globulo) Hb/HMT 28-36 g/100ml di soli globuli rossi - MCT(Mean Corpuscolar Thickness = spessore medio di ciascun globulo rosso) 1,7-2,5 micron - PCV (Packed Cell Volume = volume dei globuli ammassati rispetto al sangue totale) donna 36-47% uomo 40-50% Valori superiori al normale possono essere causati dall’altitudine, da insufficienza respiratoria, da policitemia, da talassemia .Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemie o da emorragia.
ESTROGENI
Ormoni femminili che guidano nelle bambine lo sviluppo dell’apparato genitale femminile; sono secreti dall’ovaio, dal surrene, dalla placenta durante la gravidanza, dal testicolo. Regolano il ciclo mestruale, la gravidanza, la fertilità, i caratteri sessuali.I valori normali sono variabili per età, sesso, fase del ciclo, tipo di estrogeno.Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da cirrosi epatica, da gravidanza, da neoplasia dell’ovaio, del surrene e del testicolo, da uso di contraccettivi.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da gestosi, da ipogonadismo, da ipopituitarismo, da iposurrenalismo.
FATTORE II O PROTROMBINA
Globulina che partecipa al processo di coagulazione del sangue. Si definisce protrombinemia la presenza di protrombina nel sangue.Si misura come attività protrombinica(70 - 110%). Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da eccesso di vitamina K e da uso di contraccettivi.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da cirrosi epatica, da collagenopatie, da epatite, da carenza di vitamina K, da insufficienza renale cronica, da pancreatite, da uso di salicilati, di antibiotici, di anticoagulanti.
FERRITINA
Indica il ferro presente a livello del fegato, cioè la riserva in ferro Sono considerati valori normali 5 - 177 ng (nanogrammo, 1 ng = 1 miliardesimo di grammo) /100ml. Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da eccessiva introduzione di ferro, da emacromatosi, da leucemia, da neoplasie maligne, da trasfusioni.Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da poca introduzione di ferro, da emorragie, da gravidanza.
FERRO
Elemento essenziale per alcuni enzimi e per la formazione del pigmento dei globuli rossi e quindi è indispensabile per il trasporto dell’ossigeno a tutti i tessuti del corpo umano. La sua concentrazione nel sangue è detta sideremia. Il ferro si "muove" nel corpo grazie ad altre sostanze, le proteine, che lo catturano e lo depositano nei tessuti oppure lo mettono in circolo.Sono considerati normali valori di 37-147 mcg (microgrammi)/100 ml. Il valore del ferro è, però, molto variabile: è più alto al mattino e si modifica a seconda delle condizioni dell’individuo in quello specifico momento, ad esempio in corso d'infezione si abbassa. Per ottenere risultati più precisi, bisogna dosare un’altra sostanza, la ferritina: se questa si abbassa , significa che i depositi di ferro sono molto scarsi.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemia aplastica, da anemia mediterranea, da epatite virale acuta, da leucemie, da trasfusioni.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da allattamento, da anemia dovuta a scarsa introduzione di ferro con gli alimenti (si trova in fegato, in uova, in pesci, in ortaggi a foglia verde, in frutta a guscio e limoni), da diabete, da emorragie, da età avanzata, da infezioni croniche, da insufficienza renale, da neoplasie.
FIBRINOGENO
Sostanza proteica (globulina) che interviene con gli altri fattori della coagulazione a favorire la coagulazione del sangue, in quanto si trasforma in fibrina (proteina filamentosa che forma l’impalcatura del coagulo).Sono considerati normali valori di 200-400 mg/100 ml.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da artrite reumatoide, da arteriosclerosi, da cirrosi, da epatite virale, da gotta, da gravidanza, da infarto del miocardio, da insufficienza renale, da mieloma multiplo, da uso di contraccettivi, da traumi, da ustioni.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da carcinoma della prostata, da emorragie, da intossicazioni da fosforo, da infezioni gravi, da insufficienza epatica, da somministrazione di anticoagulanti.
FOSFATASI ACIDA TOTALE E PROSTATICA
E’ un enzima dosabile nel sangue, prodotto dalla prostata, dalla milza, dal fegato, dai globuli rossi, dalle piastrine e dal midollo osseo. Il dosaggio della frazione prostatica serve in modo particolare per confermare o meno il sospetto di cancro della prostata Sono considerati valori normali della fosfatasi acida prostatica sino a 4,2 mU/ml per gli uomini e fino a10 per la fosfatasi acida totale e sino a 3 mU/ml per le donne.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da carcinoma alla prostata, da emolisi,da infarto del miocardio, da iperparatiroidismo, da ipertrofia della prostata, da malattia di Gaucher (malattia ereditaria a carattere familiare, dovuta ad accumulo di una sostanza grassa, la cerasina, e di altre simili, nelle cellule della milza, dei polmoni e delle ghiandole endocrine), da malattia di Paget, da metastasi ossee, da mieloma multiplo, da osteopetrosi.
FOSFATASI ALCALINA
E' un enzima dosabile nel sangue, prodotto dall’intestino, dal fegato, da ossa e placenta; si trova nelle vie biliari. Il suo dosaggio viene eseguito per stabilire, in modo particolare, eventuali malattie delle ossa.sono considerati valori normali 90-250 mU/ml negli adulti e 100-700 mU/ml nei bambini Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da artrite deformante, da carcinoma biliare, da epatite, da malattia di Paget, da metastasi epatiche e ossee, da mieloma, da mononucleosi, da osteomielite, da rachitismo, da sarcoidosi, da fratture ossee,da insufficienza renale, da sarcoma osteogenico, da diete ricche di proteine. Un suo aumento, insieme all’aumento di transaminasi (vedere), di bilirubina (vedere) e gamma GT (vedere), può quasi sicuramente decretare la presenza di una alterazione alle vie biliari.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemia, da età avanzata, da ipotiroidismo, da malnutrizione.
FOSFOLIPIDI
Prodotti a livello epatico, partecipano alla formazione delle lipoproteine (colesterolo HDL, LDL).Sono considerati valori normali 100-300 mg/100 ml.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da bulimia, da cirrosi epatica, da diabete mellito, da epatopatie croniche, da insufficienza renale cronica, da iperlipemia, da ipertiroidismo, da obesità, da pancreatite cronica.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da anoressia, da digiuno, da ipertiroidismo, da malnutrizione, da steatorrea.
FATTORE II O PROTROMBINA
Globulina che partecipa al processo di coagulazione del sangue. Si definisce protrombinemia la presenza di protrombina nel sangue.Si misura come attività protrombinica(70 - 110%). Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da eccesso di vitamina K e da uso di contraccettivi.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da cirrosi epatica, da collagenopatie, da epatite, da carenza di vitamina K, da insufficienza renale cronica, da pancreatite, da uso di salicilati, di antibiotici, di anticoagulanti.
FERRITINA
Indica il ferro presente a livello del fegato, cioè la riserva in ferro Sono considerati valori normali 5 - 177 ng (nanogrammo, 1 ng = 1 miliardesimo di grammo) /100ml. Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da eccessiva introduzione di ferro, da emacromatosi, da leucemia, da neoplasie maligne, da trasfusioni.Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da poca introduzione di ferro, da emorragie, da gravidanza.
FERRO
Elemento essenziale per alcuni enzimi e per la formazione del pigmento dei globuli rossi e quindi è indispensabile per il trasporto dell’ossigeno a tutti i tessuti del corpo umano. La sua concentrazione nel sangue è detta sideremia. Il ferro si "muove" nel corpo grazie ad altre sostanze, le proteine, che lo catturano e lo depositano nei tessuti oppure lo mettono in circolo.Sono considerati normali valori di 37-147 mcg (microgrammi)/100 ml. Il valore del ferro è, però, molto variabile: è più alto al mattino e si modifica a seconda delle condizioni dell’individuo in quello specifico momento, ad esempio in corso d'infezione si abbassa. Per ottenere risultati più precisi, bisogna dosare un’altra sostanza, la ferritina: se questa si abbassa , significa che i depositi di ferro sono molto scarsi.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemia aplastica, da anemia mediterranea, da epatite virale acuta, da leucemie, da trasfusioni.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da allattamento, da anemia dovuta a scarsa introduzione di ferro con gli alimenti (si trova in fegato, in uova, in pesci, in ortaggi a foglia verde, in frutta a guscio e limoni), da diabete, da emorragie, da età avanzata, da infezioni croniche, da insufficienza renale, da neoplasie.
FIBRINOGENO
Sostanza proteica (globulina) che interviene con gli altri fattori della coagulazione a favorire la coagulazione del sangue, in quanto si trasforma in fibrina (proteina filamentosa che forma l’impalcatura del coagulo).Sono considerati normali valori di 200-400 mg/100 ml.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da artrite reumatoide, da arteriosclerosi, da cirrosi, da epatite virale, da gotta, da gravidanza, da infarto del miocardio, da insufficienza renale, da mieloma multiplo, da uso di contraccettivi, da traumi, da ustioni.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da carcinoma della prostata, da emorragie, da intossicazioni da fosforo, da infezioni gravi, da insufficienza epatica, da somministrazione di anticoagulanti.
FOSFATASI ACIDA TOTALE E PROSTATICA
E’ un enzima dosabile nel sangue, prodotto dalla prostata, dalla milza, dal fegato, dai globuli rossi, dalle piastrine e dal midollo osseo. Il dosaggio della frazione prostatica serve in modo particolare per confermare o meno il sospetto di cancro della prostata Sono considerati valori normali della fosfatasi acida prostatica sino a 4,2 mU/ml per gli uomini e fino a10 per la fosfatasi acida totale e sino a 3 mU/ml per le donne.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da carcinoma alla prostata, da emolisi,da infarto del miocardio, da iperparatiroidismo, da ipertrofia della prostata, da malattia di Gaucher (malattia ereditaria a carattere familiare, dovuta ad accumulo di una sostanza grassa, la cerasina, e di altre simili, nelle cellule della milza, dei polmoni e delle ghiandole endocrine), da malattia di Paget, da metastasi ossee, da mieloma multiplo, da osteopetrosi.
FOSFATASI ALCALINA
E' un enzima dosabile nel sangue, prodotto dall’intestino, dal fegato, da ossa e placenta; si trova nelle vie biliari. Il suo dosaggio viene eseguito per stabilire, in modo particolare, eventuali malattie delle ossa.sono considerati valori normali 90-250 mU/ml negli adulti e 100-700 mU/ml nei bambini Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da artrite deformante, da carcinoma biliare, da epatite, da malattia di Paget, da metastasi epatiche e ossee, da mieloma, da mononucleosi, da osteomielite, da rachitismo, da sarcoidosi, da fratture ossee,da insufficienza renale, da sarcoma osteogenico, da diete ricche di proteine. Un suo aumento, insieme all’aumento di transaminasi (vedere), di bilirubina (vedere) e gamma GT (vedere), può quasi sicuramente decretare la presenza di una alterazione alle vie biliari.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemia, da età avanzata, da ipotiroidismo, da malnutrizione.
FOSFOLIPIDI
Prodotti a livello epatico, partecipano alla formazione delle lipoproteine (colesterolo HDL, LDL).Sono considerati valori normali 100-300 mg/100 ml.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da bulimia, da cirrosi epatica, da diabete mellito, da epatopatie croniche, da insufficienza renale cronica, da iperlipemia, da ipertiroidismo, da obesità, da pancreatite cronica.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da anoressia, da digiuno, da ipertiroidismo, da malnutrizione, da steatorrea.
HMT
Vedi EMATOCRITO
IMMUNOGLOBULINE
Vedere GAMMAGLOBULINE.
INSULINA
Ormone prodotto e immesso in circolo dal pancreas il cui compito è quello di permettere alle cellule di utilizzare il glucosio.Sono ritenuti valori normali 10-40 microU/l.Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da alcolismo, da cirrosi epatica, da dieta, da epatopatia cronica, da insulinoma, da sindrome di Cushing, da uso di diuretici e cortisonici.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da diabete giovanile, da pancreatite postalcolica, da pancreasectomia, da terapia con insulina.
LEUCOCITI (WBC)
Chiamati anche globuli bianchi; sono conteggiati con speciali apparecchi contaglobuli. Ce ne sono di diversi tipi: basofili, eosinofili, linfociti, monociti, neutrofili. La loro funzione è quella di difendere l’organismo dalle infezioni. L’esame che evidenzia la percentuale dei diversi globuli bianchi presenti nel sangue si chiama formula leucocitaria (vedere emocromo). è molto importante, quando c’è un aumento di globuli bianchi, sapere quale tipo sia aumentato: in questo modo, si può stabilire che tipo di infezione è in atto. Per avere un quadro più preciso vedere le singole voci (basofili, eosinofili, linfociti, monociti, neutrofili).Sono considerati valori normali un numero di 4.000-10.000 in un millilitro cubo di sangue.Valori superiori possono essere determinati da infiammazioni o infezioni: se aumentano i neutrofili la infezione è di natura batterica, se aumentano i linfociti è tendenzialmente di origine virale, se aumentano quelli eosinofili si può pensare o ad una allergia o ad una infestazione da parassiti. Quando i globuli bianchi raggiungono picchi altissimi (da 30 mila a centinaia di migliaia) si hanno le leucemie.
LINFOCITI
Cellule appartenenti a un gruppo di globuli bianchi di importanza essenziale per la funzionalità del sistema immunitario dell’organismo.Sono considerati valori normali un numero di 1500-3000 in un millimetro cubo di sangue Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da artrite reumatoide, da epatite, da gotta, da infezioni, da morbo di Crohn, da mononucleosi, da pertosse, da uso di farmaci, da vaccinazioni.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da AIDS, da aplasia midollare, da insufficienza renale, da irradiazioni, da linfomi, da lupus eritematoso, da malattia di Hodkin, da miastemia, da neoplasie maligne, da uso di farmaci citostatici e cortisonici.
LIPASI
E' un enzima in grado di scindere i trigliceridi (vedere) in altre sostanze (glicerolo e acidi grassi); è prodotto dal pancreas.Sono considerati valori normali 8-60 U/l.Valori superiori a quelli di riferimento possono essere causati da anestesia, da calcolosi biliare, da neoplasia del pancreas, da pancreatite, da peritonite, da uso di farmaci anticoagulanti.Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da cirrosi.
LISOZIMA
E' un enzima presente nei globuli bianchi, nel muco nasale, nelle ghiandole lacrimali e soprattutto nella saliva; è dotato di azione antinfettiva: uccide microbi e virus ed è una delle difese naturali di cui dispone l’organismo.Valori di riferimento 2-12 microgrammi (mcg)/ml Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da infezioni renali, da leucemie, da policitemia, da sarcoidosi, da ustioni.Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da granulocitopenia, da ipoplasia midollare.
MAGNESIO
Elemento metallico che svolge numerosi ruoli essenziali per l’organismo: è indispensabile per la formazione delle ossa e dei denti, per la contrazione muscolare, per la trasmissione degli impulsi nervosi e per l’attivazione di molti enzimi.Valori di riferimento 1,5-2,5 millequivalenti (mEq)/l.Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da diabete insipido, da digiuno, da disidratazione, da eccessiva ingestione, da febbre, da insufficienza renale cronica, da ipotiroidismo, da sudorazione, da uso di diuretici.Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da alcolismo, da asportazioni intestinali, da cirrosi epatica, da citostatici, da deficit di assorbimento, da diarrea, da diabete mellito, da diuretici, da glomerulonefrite cronica, da iperparatiroidismo, da pancreatite, da traumi, da ustioni.
MCV
E' il volume corpuscolare medio dei globuli rossi.Valori normali: 82-96 micron3.Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da alcolismo, da anemia megaloblastica, da enteriti, da metastasi, da sferocitosi.Valori inferiori a quelli normali possono essere determinati da emoglobinopatie, da morbo di Cooley, da talassemia, da tumori maligni, da anemia ferropriva.
MIOGLOBINA
E' una proteina, "gemella"dell’emoglobina che si trova nei muscoli, ai quali conferisce il loro caratteristico colore rosso.Valori normali: deve essere assente nel sangue.La presenza nel sangue può essere determinata da alcolismo, da predisposizione familiare, da infarto cardiaco, da ipertermia, da sforzi fisici, da shock, da traumi, da ustioni.
MONOCITI
E' un tipo di leucociti (vedere); sono cellule del sangue di grandi dimensioni, più grandi rispetto agli altri leucociti.Sono considerati valori normali un 2-12% del numero totale dei leucociti (num. assoluto 200-1000).Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da collagenopatie, da endocarditi, da leucemia, da morbo di Crohn, da malattia di Hodgkin, da mononucleosi, da neoplasie maligne, da rettocolite ulcerosa, da sarcoidosi, da tifo.Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da anemie, da irradiazioni.
NEUTROFILI (GRANULOCITI NEUTROFILI)
Appartengono alla serie dei globuli bianchi e ne rappresentano la classe più numerosa; in genere aumentano nelle infezioni batteriche.Sono considerati normali valori un 40-75% rispetto al totale dei leucociti (numero assoluto 1800-7200).Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da artrite reumatoide, da emorragie, da gotta, da gravidanza, da infarto cardiaco, da infezioni acute ad esempio appendicite acuta, da leucemie, da neoplasie maligne, da pancreatite, da uso di farmaci cortisonici, da ustioni, da vaccinazioni.Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da agranulocitosi, da anemie, da cirrosi epatica, da epatiti croniche, da influenza, da lupus eritematoso, da malaria, da mononucleosi, da morbillo, da parotite, da rosolia, da salmonellosi, da tifo, da intossicazione da benzolo, da piombo, da terapia radiante e antiblastica.
PIASTRINE
Sono i più piccoli elementi figurati del sangue che contribuiscono alla coagulazione; aggregandosi insieme in particolari situazioni (traumi, ferite, emorragie) bloccano le emorragie. La loro aggregazione è un fenomeno sfavorevole quando tende ad avvenire in condizioni normali, perchè può portare alla trombosi. La loro diminuzione causa alterazioni dell'emostasi con allungamento del tempo di emorragia. Sengono presi come valori di riferimento un numero di 150.000-400.000 per millimetro cubo di sangue.Valori superiori a quelli presi come riferimento possono essere determinati da carcinomi, da carenza di ferro, da troppo esercizio fisico, da febbre reumatica, da infiammazioni, da leucemie, da morbo di Hodkin, da osteomieliti, da parto, da policitemia, da splenectomia, da traumi, da uso di vitamina B12.Valori inferiori a quelli presi come riferimento possono essere determinati da anemia aplastica, da deficit di vitamina B12, da infezioni virali, da leptospirosi, da leucemia, da linfomi, da malaria, da porpora, da trasfusioni, da uso di antibiotici, di barbiturici, di diuretici, di fenilbutazone (farmaco antinfiammatorio non steroideo, FANS), usato per alleviare i sintomi di alcuni tipi di artrite, di ipoglicemizzanti (farmaci per diabetici che abbassano la glicemia stimolando la produzione di insulina da parte del pancreas: sono compresse da prendere per bocca), da PAS (sigla che sta per indicare acido para-amminosalicilico, farmaco usato nella cura della tubercolosi), di piramidone e di sulfamidici (categoria di farmaci storici perchè furono i primi ad essere usati contro le infezioni; oggi sono in gran parte sostituiti dagli antibiotici).
POTASSIO
E' un minerale presente nelle cellule e nel sangue; da esso dipende l’attività dei muscoli, non ultimo il cuore di cui contribuisce a regolare il battito; regola l’equilibrio idrico dell’organismo. Nel siero la sua presenza è minima; si trova nell’interno della cellula.Sono considerati valori normali 3,5-5,2 milliequivalenti (mEq)/l.Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da diabete mellito, da eccessiva introduzione, da infezioni, da insufficienza renale, da traumi, da uso di chemioterapici e penicillina, da ustioni. Molto potassio e poco sodio è una condizione che comporta alterazioni delle membrane cellulari, che possono comportare modificazioni a livello muscolare.Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da diarrea, da uso di cortisone, da malnutrizione, da morbo di Addison, da uso di diuretici, da vomito. Una situazione con molto sodio e poco potassio indica che si è ridotta la parte liquida del sangue e ciò provoca alterazione della funzionalità dei muscoli.
PSA
Si tratta di un antigene prostatico specifico.Valori normali: 0.0-4.0 ng/mL.Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da carcinoma prostatico, iperplasia prostatica benigna, flogosi prostatiche.
PT O TEMPO DI PROTROMBINA E PTT O APTT
Si tratta di esami di solito richiesti prima di un intervento chirurgico, in caso di alcune malattie del sangue (come l’emofilia) oppure semplicemente come check-up. Sono prove di laboratorio che consentono di valutare il tempo di coagulazione del plasma. La coagulazione è quel processo che si innesca nel momento in cui c’è una rottura di uno o più vasi sanguigni e che, attraverso un meccanismo complesso che coinvolge diverse sostanze, blocca l’emorragia. E appunto la protrombina (vedere) è una proteina che svolge questo delicato meccanismo di riparazione della rottura dei vasi sanguigni. Nel soggetto normale il tempo di protrombina (PT) è di 12-15 secondi (a seconda dei metodi laboratoristici) corrispondente ad un'attività protrombinica del 100%. Questi valori, se risultano alterati sia in positivo sia in negativo, sono indici di difficoltà nella coagulazione, difficoltà che deve essere ben valutata dal medico. Per l'APTT (tempo di tromboplastina parziale attivata) nei soggetti normali, a seconda dei metodi di analisi, può arrivare fino a 40 secondi. A mano a mano che il tempo di protrombina(PT) risulta aumentato, cioè meno il plasma è coagulabile, la percentuale del 100% diminuisce; valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da difetti congeniti, da malattie del fegato, da alcune anemie, in corso di terapia anti coagulante orale(molto usata nelle patologie cardiovascolari). Per quello che riguarda la APTT il tempo si allunga in caso di emofilia e in corso di terapia con eparina (farmaco anti coagulante). Valori inferiori a quelli di riferimento (il sangue si coagula più facilmente) possono essere causati da somministrazione di vitamina K, dall’uso di farmaci (ad esempio corticosteroidi), da trombosi.
RAME
Elemento metallico che costituisce una parte essenziale di vari enzimi; è necessario in quantità piccolissime. E’ fondamentale col ferro nella sintesi della emoglobina e quindi per la produzione di globuli rossi e per il trasporto dell’ossigeno ai vari tessuti.Sono considerati normali valori di 60-160 microgrammi (mcg)/100 ml.Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da anemie, da cirrosi epatica, da collagenopatie, da uso di contraccettivi; da eccessiva ingestione, da gravidanza, da ipertiroidismo, da infiammazioni, da leucemia, da morbo di Hodgkin, da neoplasie maligne. Valori inferiori a quelli normali possono essere determinati da alimentazione povera, da anemie, da deficit di assorbimento, da insufficienza renale, da steatorrea, da ustioni, nella malattia di Wilson.
SODIO
Elemento che, insieme al potassio e ad altre sostanze, regola il volume dei liquidi dell’organismo, mantiene normale il ritmo cardiaco ed è responsabile delle contrazioni muscolari. Il livello di sodio nel sangue è controllato dai reni che ne eliminano un eventuale eccesso con le urine. Oltre il sale da tavola, le principali fonti alimentari sono i cibi lavorati, il formaggio, il pane e i cereali, le carni e i pesci affumicati, in salamoia o conservati. I sottaceti ne contengono grandi quantità. è uno dei principali componenti del plasma; esso è presente nella parte liquida (siero del sangue). Sono considerati valori normali 135-146 milliequivalenti (mEq)/l. Valori superiori a quelli normali possono essere causati da iperaldostenorismo, da diabete, da diarrea, da eccessiva ingestione, da edemi, da febbre, da sindrome di Cushing, da sudorazione, da uso di farmaci cortisonici, da ustioni. Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da acidosi, da cirrosi epatica, da insufficienza cardiaca, da diabete scompensato, da morbo di Addison, da nefrosi, da uso di farmaci diuretici, da vomito .
TEMPO DI PROTROMBINA
Vedi PT o tempo di protrombina e PTT o APTT
TESTOSTERONE
Ormone maschile prodotto dal testicolo, dall’ovaio e dai surreni. Regola i caratteri sessuali primari e secondari (esempio, la barba) nell’uomo e stimola il desiderio sessuale. Sono considerati valori normali 5-12 ng/ml nell’uomo adulto e 0,1-1,2 ng/ml nella donna adulta. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da iperplasia surrenale, da neoplasie dell’ovaio, del surrene, del testicolo, da sindrome di Stein-Leventhal, da uso di androgeni e contraccettivi, da virilizzazione femminile Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da cardiopatie congenite, da castrazione, da criptorchidismo, da insufficienza epatica e renale cronica, da ipogonadismo maschile, da ipotiroidismo, da irradiazioni, da mongolismo, da obesità, da parotite, da sindrome di Klinelfeter, da sindrome di Turner, da traumi, da uso di estrogeni.
TRANSAMINASI GOT e GPT
Si tratta di sostanze enzimatiche (proteine) che stanno all’interno delle cellule del fegato. Più che la bilirubina (vedere), il loro valore è utile per valutare il corretto funzionamento del fegato; possono anche indicare lo stato di salute del cuore e dell’apparato scheletrico. Si dividono in: transaminasi GPT o ALT, che riguardano soprattutto il fegato e transaminasi GOT o AST che riguardano invece soprattutto il cuore e lo scheletro. L’esame delle transaminasi viene prescritto di routine o spesso richiesto per tenere sotto controllo il fegato.
TRANSAMINASI GOT o AST
Enzima molto importante, si chiama "transaminasi glutamico-ossalacetico" che in sigla si definisce GOT oppure AST (aspartato transferasi). è presente nel fegato e viene analizzato per studiare le condizioni di questo organo, ma anche per valutare eventuali lesioni del muscolo cardiaco oppure alterazioni di quei muscoli che coordinano i movimenti dello scheletro.Valori normali oscillano fino a 40-45 U/l negli adulti e fino a 80 U/l nei bambini Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da alcolismo, da asma, da cirrosi epatica, da distrofia muscolare, da epatite, da gotta, da infarto del miocardio, da interventi chirurgici, da leptospirosi, da ittero ostruttivo, da metastasi epatiche, da mononucleosi, da pancreatite. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da diabete, da dialisi, da gravidanza.
TRANSAMINASI GPT o ALT
Enzima molto importante presente nel fegato. Si chiama "transaminasi glutamico piruvica", in sigla GPT oppure ALT (alanino amino transferasi); le transaminasi GPT danno la esatta valutazione della gravità dell’alterazione del fegato. Valori normali dovrebbero essere compresi tra 10 e 40 U/l per gli uomini e tra 5 e 35 U/l per le donne. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da cirrosi epatica, da uso di contraccettivi, da distrofia muscolare, da emolisi, da epatiti, da ittero ostruttivo, da metastasi epatiche, da mononucleosi, da obesità, da pancreatite, da scompenso circolatorio, da traumi.
TRIGLICERIDI
Sono sostanze grasse prodotte nel fegato o introdotte con gli alimenti. Insieme all’aumento del colesterolo, l’innalzamento dei trigliceridi costituisce un fattore di rischio perchè danneggia le arterie. I trigliceridi hanno la sola funzione di "scorta" dei grassi per l’organismo, cioè non forniscono immediatamente energia (come il glucosio) ma vengono utilizzati solo nei momenti di emergenza, cioè quando l’organismo ha bisogno di energia. Essi entrano nell’organismo insieme ai cibi (soprattutto burro, insaccati e formaggi grassi) e non appena l’intestino li assorbe, vengono catturati da particolari proteine, i chilomicromi, e trasportati al fegato e al tessuto adiposo per essere immaganizzati. Nel momento in cui l’organismo ha bisogno di energia, altre proteine (chiamate Vldl) intaccano le scorte e trasportano i trigliceridi in circolo. Sono considerati valori normali 40-170 mg/100 ml; i valori sono molto influenzabili dall’alimentazione immediatamente precedente al prelievo; se si mangiano cibi grassi nei giorni che precedono l’esame, è possibile che il loro livello si alzi; anche l’alcol sortisce questo effetto. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da alcolismo, da diabete mellito, da epatopatie, da insufficienza renale, da ipotiroidismo, da obesità, da pancreatite acuta. Se un loro aumento si associa a forte diminuizione dei valori del colesterolo HDL (vedere), rappresentano anch’essi fattore di rischio per infarto e ictus. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da anemia, da contraccettivi orali e gravidanza, da ipertiroidismo, da digiuno prolungato, da malnutrizione, da senilità (alterazioni delle capacità mentali che si verificano in conseguenza dell’invecchiamento), da ustioni.
VES
Sigla che sta per "velocità di eritro sedimentazione"; in pratica calcola il tempo necessario perchè la parte solida del sangue (globuli rossi) si separi da quella liquida (plasma).Sono considerati valori normali 2-10 mm/ora per l’uomo, 0-20 mm/ora per la donna. Non si tratta di valori molto precisi in quanto la VES può essere normale anche se l’infezione è già in atto, oppure può risultare elevata quando ormai si è già guariti e quindi è più che mai necessario il parere del medico. Salori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da artrite reumatoide, da epatopatie, da gravidanza, da infarto cardiaco, da infezioni, da infiammazioni, da insufficienza renale, da leucemie, da morbo di Hodgkin da neoplasie maligne, da shock, da TBC, da tiroidite di Hashimoto, da toxoplasmosi. Salori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da allergie, da microcitemie, da neoplasie terminali, da policitemie, da uso di steroidi e anticoagulanti.
VITAMINA A
Solubile nei grassi (liposolubile), indispensabile per la crescita e la formazione di ossa e denti normali nei bambini, per la funzionalità della vista, per proteggere l'apparato urinario dalle infezioni e per il mantenimento di una pelle sana.Si trova nel fegato, nell'olio di fegato di merluzzo, nel tuorlo d'uovo, nel latte e latticini, nella margarina e in vari ortaggi e frutti come le carote, la zucca, il cavolo riccio, i broccoli, gli spinaci, le albicocche e le pesche.Valori normali: 20-60 mcg/dl (microgrammi/decilitro). Valori superiori a quelli normali possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o uso di vitaminizzanti. L'eccessiva assunzione di vitamina A (ipervitaminosi A) può dare origine a fenomeni tossici anche molto gravi (epatopatia, morte). Tutte le vitamine liposolubili possono dare effetti collaterali da accumulo. Valori inferiori a quelli normali possono essere determinati da diabete, ipertiroidismo, da malnutrizione, da rettocolite ulcerosa.
VITAMINA B1
Detta anche tiamina, è solubile in acqua (idrosolubile) e svolge un ruolo essenziale nella attività di diversi enzimi coinvolti nella scissione e nella utilizzazione e nell’attività dei nervi, dei muscoli e del cuore. E' presente nella maggior parte degli alimenti che non sono stati raffinati. Fonti particolarmente ricche di questa vitamina sono il germe di grano, la crusca, i cereali, il pane integrale, la pasta, il fegato, il rognone, il maiale, il pesce, i fagioli, la frutta a guscio e le more. Valori normali: 2-5 mcg/dl (microgrammi/decilitro).Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o eccesso di vitaminizzanti. L'eccesso viene eliminato dall'organismo e questo vale per tutte le vitamine idrosolubili.Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da alcolismo, malnutrizione, uso di sulfamidici, da malassorbimento.
VITAMINA B2
Detta anche riboflavina, solubile in acqua(idrosolubile). E' indispensabile per l'attività dei diversi enzimi coinvolti nella scissione e nell'utilizzazione degli zuccheri, dei grassi e delle proteine, per la produzione di energia nelle cellule, per l'utilizzazione di altre vitamine del gruppo B e per la produzione di ormoni da parte delle ghiandole surrenali. Valori normali: 2-4 mcg/100 ml (microgrammo/100 millilitri).Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o vitaminizzanti. Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da ileite, da malnutrizione, da parassitosi, da rettocolite ulcerosa, da uso di antibiotici, da malassorbimento.
VITAMINA B6
Detta anche piridossina, solubile in acqua (idrosolubile). Risulta particolarmente importante per l'attività di vari enzimi e ormoni coinvolti nella scissione e nell'utilizzazione dei carboidrati, dei grassi e delle proteine, nella produzione dei globuli rossi e degli anticorpi, nell'attività dell'apparato digerente e del sistema nervoso e nel mantenimento di una pelle sana. Adeguate fonti alimentari sono il fegato, il pollame, il maiale, il pesce, i cereali integrali, il germe di grano, le banane, le patate e i fagioli secchi. Valori normali: 50-250 mg/ml (milligrammi/millilitri). Valori superiori ai normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o da vitaminizzanti. Valori inferiori ai normali (ipovitaminosi) possono essere causati da uso di citostatici, da gravidanza, da malnutrizione.
VITAMINA B12
Chiamata anche cianocobalamina, idrosolubile (solubile in acqua). E' importante per la produzione del materiale genetico nelle cellule e quindi per la crescita e lo sviluppo, per la produzione di globuli rossi nel midollo osseo e per una normale attività del sistema nervoso. Alimenti ricchi di questa vitamina sono il fegato, il rognone, il pollo, il manzo, il maiale, il pesce, le uova e i latticini. Valori normali: 200-900 mcg/100 ml (microgrammi/100 millilitri).Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da anemia perniciosa, da enteropatie, da epatopatie, da gravidanza, da insufficienza renale cronica, da malnutrizione, da resezione gastrica (totale o parziale asportazione chirurgica dello stomaco; le cellule parietali del fondo dello stomaco producono il fattore intrinseco indispensabile all'assorbimento della vitamina B12).
VITAMINA C
Conosciuta anche col nome di acido ascorbico, solubile in acqua (idrosolubile). E' importante per la crescita e la buona conservazione di ossa, denti , gengive, legamenti e vasi sanguigni, per la risposta immunitaria dell'organismo alle infezioni, per la guarigione delle ferite e l'assorbimento di ferro dal tubo digerente. Le principali fonti sono la frutta e la verdura secca, gli agrumi, i pomodori, gli ortaggi a foglia verde, le patate, i peperoni, le fragole e i meloni ne sono fonti particolarmente ricche. Valori normali: 0.5-1.5 mg/100 ml (milligrammi/100 millilitri).Valori superiori al normale (ipervitaminosi) con fenomeni di tossicità possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti. Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da anemie, da emorragie, da malattie infettive, da malnutrizione, da osteoporosi, da rachitismo, da scorbuto.
VITAMINA D
Detta anche calciferolo, liposolubile (solubile nei grassi). Contribuisce a regolare l’equilibrio del calcio e del fosforo, favorisce l’assorbimento di calcio dall’intestino ed è essenziale per la salute delle ossa e dei denti. Le fonti principali sono il latte, i pesci grassi come sardine, aringhe, salmone e tonno, il fegato, i latticini e il tuorlo d’uova. Valori normali: 10-30 m g/ml (micro grammi).Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere determinati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti, da ipercalcemia, da iperostosi.Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere riscontrarsi in corso d'insuf- ficienza renale, di osteomalacia, nel rachitismo, nella tetania.
VITAMINA E
Termine usato per indicare un gruppo di sostanze di cui la più importante è l’alfa-tocoferolo. La vitamina E è fondamentale per la protezione della struttura delle cellule, per il mantenimento delle attività di alcuni enzimi e la formazione dei globuli rossi; protegge i polmoni e altri tessuti dalle lesioni causate dalle sostanze inquinanti e previene la distruzione dei globuli rossi da parte di sostanze tossiche presenti nel sangue. Tra le principali fonti alimentari figurano gli olii vegetali, la frutta a guscio, la carne, gli ortaggi a foglia verde, i cereali, il germe di grano, e il tuorlo d’uovo.Valori normali: 0,8-1,5 mg/dl.Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti. Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da malnutrizione, da malassorbimento.
VITAMINA H
Fa parte del complesso delle vitamine B.4 detta anche biotina. E’ indispensabile per l’attività di vari enzimi coinvolti nella scissione degli acidi grassi e dei carboidrati e nell’eliminazione dei prodotti di scarto della scissione delle proteine.E’ presente in molti alimenti: fegato, arachidi, fagioli secchi, tuorlo d’uovo, funghi, banane, pompelmi e angurie.Valori normali: 70-100 ng/100ml (nanogrammi).Valori superiori ai normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con alimenti o con vitaminizzanti. Valori inferiori (ipovitaminosi) ai normali possono essere determinati da malnutrizione e malassorbimento.
VITAMINA K
Anenadione, solubile nei grassi (liposolubile). E’ essenziale per la formazione, nel fegato, di sostanze che favoriscono la coagulazione del sangue. Le principali fonti alimentari sono gli ortaggi a foglia verde (cavolo, broccoli e cime di rapa), gli olii vegetali, il tuorlo d’uovo, il formaggio, il maiale e il fegato.Valori normali: 15-30 m g/100 ml (microgrammi). Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con uso di vitaminizzanti. Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere determinati da alterazione della flora intestinale, da cirrosi epatica, da ittero, da rettocolite ulcerosi, da malassorbimento.
VITAMINA PP
Oniacina (nicotinammide). E’ solubile in acqua (idrosolubile). Esplica una funzione essenziale nelle attività del sistema nervoso e dell’apparato digerente, nella produzione degli ormoni sessuali e nel mantenimento di una pelle sana. Le principali fonti alimentari sono il fegato, la carne magra, il pollame, il pesce, i cereali integrali, la frutta a guscio e i fagioli secchi. Valori normali: 0,5-0,8 mg/100 ml.Valori superiori a quelli normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da alcolismo, da malassorbimento, da malnutrizione, da uso di antibiotici e sulfamidici.
ZINCO
Elemento indispensabile per la crescita normale, lo sviluppo degli organi genitali, l’attività normale della prostata, la guarigione delle ferite, la produzione di proteine; controlla l’attività di più di 100 enzimi ed è coinvolto nel funzionamento della insulina. Piccole quantità di questo elemento sono presenti in molti cibi come la carne magra, il pane e i cereali integrali, i fagioli secchi e gli alimenti marini. Valori normali: 80-160 m g/100 ml (microgrammi).Valori superiori al normale possono essere determinati da osteosarcoma; dose letale 10g.Valori inferiori al normale possono essere causati da AIDS, da alopecia, da dermatiti, da diabete mellito, da leucemia, da linfomi.

domenica 8 febbraio 2009

Elenco esami più frequenti in sanità

Artroscopia

Che cos’è l’artroscopia?
L'artroscopia è una tecnica chirurgica endoscopica (letteralmente "che guarda dentro"). Artroscopia, in particolare, significa "guardare nell'articolazione". Questa denominazione deriva dall'impiego di un sistema a fibre ottiche che permette, senza aprire l'articolazione, di guardarvi all'interno e di eseguire gesti chirurgici.

Quali sono gli strumenti impiegati?
Gli strumenti utilizzati in artroscopia sono tutti di piccole dimensioni, di calibro simile ad una matita da disegno, così da poter entrare nell'articolazione attraverso un'incisione non più lunga di un centimetro.
Lo strumento fondamentale, l'artroscopio, è un dispositivo che illumina l'interno dell'articolazione (attraverso un cavo a fibre ottiche collegato ad una sorgente luminosa) e nel contempo filma il contenuto mediante una micro-telecamera.
Le immagini catturate dall'artroscopio sono visualizzate in tempo reale su di un monitor, che è il vero "campo chirurgico". E' chiaro il motivo per cui l'artroscopia è considerata il prototipo di chirurgia a cielo chiuso.
Diversi sono gli strumenti impiegati in chirurgia artroscopica: qui sotto vediamo, da sinistra a destra, un palpatore (sorta di sostituto delle dita, utilizzato per saggiare la consistenza e la tensione dei tessuti), una pinza e un duckbill (strumento tagliente che "morde" il tessuto che si intende rimuovere, ad es. un frammento di menisco).

Quali interventi si possono eseguire in artroscopia?
Con il progredire delle tecniche, sempre più numerosi sono gli interventi chirurgici che è possibile portare a termine in artroscopia.
La chirurgia meniscale è sicuramente quella più comunemente praticata. Attraverso due soli accessi praticamente puntiformi è possibile eseguire la regolarizzazione di quasi tutte le lesioni del menisco interno o esterno. Nell'immagine seguente si può osservare come uno strumento simile a quello visto sopra rimuove un frammento meniscale instabile:


La chirurgia ricostruttiva del legamento crociato anteriore è un'altro intervento ormai divenuto routinario: in questo caso ai 2-3 accessi artroscopici va aggiunta un'incisione un poco più estesa nella sede di prelievo dell'innesto tendineo (che viene impiegato per sostituire il legamento lesionato).

Com'è il decorso post-operatorio?
Dopo intervento di regolarizzazione meniscale, se questa non è stata associata a sutura, è possibile camminare in carico completo da subito. Se l'intervento è stato particolarmente indaginoso, una protezione dal carico con 2 stampelle per 4-5 giorni può essere utile a scopo antalgico.
Dalla rapidità del recupero post-operatorio discende la possibilità di eseguire questa procedura in regime di day-surgery (ricovero al mattino e dimissione alla sera) o al massimo di one-night-surgery (ricovero al mattino e dimissione la mattina successiva).
Dopo poche settimane è possibile ritornare all'attività sportiva, previa un'adeguata preparazione.
La ricostruzione del legamento crociato anteriore ha tempi di degenza e recupero necessariamente più lunghi. La dimissione avviene solitamente 3-4 giorni dopo l'intervento, quando il paziente ha imparato a camminare con due stampelle senza difficoltà, flette il ginocchio a 90° e lo estende completamente.
Entro 2 mesi la gran parte dei pazienti è tornato ad una vita attiva normale, ma solo a 5 mesi è concesso il ritorno agli sport di contatto, previa un'adeguata preparazione.

Vi sono dei rischi?
La chirurgia artroscopica, essendo estremamente mini-invasiva, è gravata da un tasso di complicazioni nettamente inferiore rispetto alla chirurgia aperta.
Sebbene molte complicanze siano di riscontro davvero eccezionale, è bene però non dimenticarsi che in tutta la chirurgia dell'arto inferiore esiste un rischio, sia pure modesto, di sviluppare una flebite o una trombosi venosa. Per questo motivo gli adulti sono oggi routinariamente sottoposti ad una profilassi farmacologica.

Ecografia

L'ecografia o ecotomografia è un sistema di indagine diagnostica medica che non utilizza radiazioni ionizzanti, ma ultrasuoni e si basa sul principio dell'emissione di eco e della trasmissione delle onde ultrasonore. Questa tecnica è utilizzata routinariamente in ambito internistico, chirurgico e radiologico. Oggi infatti tale metodica viene considerata come esame di base o di filtro rispetto a tecniche di Imaging più complesse come TAC, imaging a risonanza magnetica, angiografia. L'ecografia è, in ogni caso, operatore-dipendente, poiché vengono richieste particolari doti di manualità e spirito di osservazione, oltre a cultura dell'immagine ed esperienza clinica.
Gli ultrasuoni utilizzati sono compresi tra 2 e 20 MHz. La frequenza è scelta tenendo in considerazione che frequenze maggiori hanno maggiore potere risolutivo dell'immagine, ma penetrano meno in profondità nel soggetto. Queste onde sono generate da un cristallo piezoceramico inserito in una sonda mantenuta a diretto contatto con la pelle del paziente con l'interposizione di un apposito gel (che elimina l'aria interposta tra sonda e cute del paziente, permettendo agli ultrasuoni di penetrare nel segmento anatomico esaminato); la stessa sonda è in grado di raccogliere il segnale di ritorno, che viene opportunamente elaborato da un computer e presentato su un monitor.
Variando l'apertura emittente della sonda, è possibile cambiare il cono di apertura degli ultrasuoni e quindi la profondità fino alla quale il fascio può considerarsi parallelo.
Stanno diventando normali le cosiddette sonde real-time, in cui gli ultrasuoni sono prodotti e raccolti in sequenza in direzioni diverse, tramite modulazioni meccaniche o elettroniche della sonda.
Quando l'onda raggiunge un punto di variazione dell'impedenza acustica, può essere riflessa, rifratta, diffusa, attenuata. La percentuale riflessa porta informazioni sulla differenza di impedenza tra i due tessuti ed è pari a:
Vista la grande differenza di impedenza tra un osso ed un tessuto, con l'ecografia non è possibile vedere dietro di esso. Zone di aria o gas (Z piccolo) fanno invece "ombra", per via di una riflessione totale.
Il tempo impiegato dall'onda per percorrere il percorso di andata, riflessione e ritorno viene fornito al computer, che calcola la profondità da cui è giunta l'eco; questo punto si riferisce ad una superficie di suddivisione tra tessuti.
Sostanzialmente un ecografo è costituito da tre parti:
una sonda che trasmette e riceve il segnale
un sistema elettronico che:
pilota il trasduttore
genera l'impulso di trasmissione
riceve l'eco di ritorno alla sonda
tratta il segnale ricevuto
un sistema di visualizzazione
//
Sistemi di scansione
I sistemi di scansione sono caratterizzati dal formato dell'immagine che a sua volta deriva dal trasduttore che si usa.
Scansione lineare

Sonda a scansione lineare
Formato dell'immagine rettangolare
Trasduttori lineari
Gruppi di elementi (da 5 o 6) facenti parte di una cortina di cristalli (da 64 a 200 o più) posti in maniera contigua, vengono eccitati in successione in maniera da formare una scansione lineare.
Scansione settoriale
Formato dell'immagine settoriale
Trasduttori settoriali meccanici a singolo cristallo, anulari, array.
Nel caso di un settoriale meccanico (singolo cristallo o anulare) la scansione viene data tramite un sistema di ingranaggi che fa oscillare il cristallo di un settore (normalmente 90°). Durante l'oscillazione il cristallo viene eccitato con una certa tempistica, in maniera da inviare gli impulsi ultrasonori, ricevere gli echi di ritorno e quindi permettere di creare l'immagine ultrasonoro all'interno del campo di vista.
Scansione convex
Formato dell'immagine a tronco di cono
Trasduttori convex
Nel caso di un trasduttore convex i cristalli vengono eccitati esattamente come nel trasduttore lineare, ma il campo di vista sarà a tronco di cono, dato che i cristalli sono posizionati su una superficie curva.
Modi di presentazione
Si possono ottenere diverse rappresentazioni delle strutture oggetto di esame a seconda delle elaborazioni effettuate sul segnale in output dalla sonda
Modo A (modulazione di ampiezza)
Ogni eco viene presentata come un picco la cui ampiezza corrisponde all'intensità dell'eco stessa.
Modo B (modulazione di luminosità)
Ogni eco viene presentata come un punto luminoso la cui tonalità di grigio è proporzionale all'intensità dell'eco.
Modo real-time
Le onde sono emesse e raccolte in direzioni diverse in sequenza, in modo da poter associare ad ogni istante una direzione. In questo modo è possibile avere un'immagine contemporaneamente su tutto il campo di osservazione. La maggior parte degli ecografi attuali opera in questo modo.
Modo M (motion scan)
È una rappresentazione in modo B, ma con la caratteristica aggiuntiva di essere cadenzata; viene utilizzata allo scopo di visualizzare sullo schermo in tempo reale la posizione variabile di un ostacolo attraverso l'eco da esso prodotta.
Amplificazione e compenso di profondità
Molto importante è il sistema di amplificazione degli echi ed il compenso di profondità.
Amplificazione
Gli echi ricevuti hanno un'ampiezza ridotta rispetto all'eco incidente. La tensione generata dal cristallo a seguito dell'eco di ritorno è molto bassa, deve essere quindi amplificata prima di essere inviata ai sistemi di elaborazione e quindi di presentazione.
Compenso di profondità
A causa dell'attenuazione degli ultrasuoni nel tessuto umano (1 dB/cm/MHz) gli echi provenienti da strutture distali saranno di minor ampiezza rispetto a quelli provenienti da strutture similari ma prossimali. Per compensare ciò è necessario amplificare maggiormente gli echi lontani rispetto a quelli più vicini. Ciò viene svolto da un amplificatore dove il guadagno aumenta in funzione del tempo (T.G.C. Time Gain Compensation) cioè in funzione della profondità di penetrazione.
Modo Doppler
Quando un'onda è riflessa su un oggetto in movimento, la parte riflessa cambia la propria frequenza in funzione della velocità dell'oggetto (effetto Doppler). L'ammontare del cambiamento della frequenza dipende dalla velocità del bersaglio.

Doppler shift (Variazione di frequenza)
f0 = Frequenza onda incidente
C = Velocità di propagazione del suono nel tessuto umano (1540 m/sec)
V = Velocità di bersaglio
Θ = Angolo di incidenza del fascio ultrasonoro con il bersaglio.
Il computer dell'ecografo, conoscendo la differenza di frequenza, può calcolare la velocità del mezzo su cui l'onda si è riflessa, mentre la profondità è nota dal tempo impiegato. L'informazione della velocità è presentata a monitor con codifica a colori (normalmente rosso e blu) a seconda se si tratti di velocità in avvicinamento o in allontanamento; l'intensità del colore è questa volta legata alla frequenza dell'onda di ritorno. Uso tipico è lo studio vascolare (flussometro).

Color Doppler di una Carotide
Sono possibili due modi interpretativi: Color Doppler (si hanno informazioni sulla velocità media del mezzo - adatto per un volume di studio ampio) e Gated Doppler (si ottiene lo spettro di tutte le velocità presenti nel mezzo, con la loro importanza - adatto per uno studio su un particolare).
Nella modalità Doppler, il sistema fornisce normalmente anche un segnale udibile che simula il flusso del sangue; si tratta comunque di un segnale virtuale che non esiste, utilizzato solo per comodità (si può conoscere quanto riprodotto sul monitor anche senza guardarlo).
Le immagini ecografiche sono a bassa risoluzione (tipico 256x256 ad 8 bit/pixel. Normalmente, il radiologo effettua la diagnosi direttamente sul monitor, passando alla stampa solo per documentazione.
Modo 3D

L'evoluzione più recente è rappresentata dalla tecnica tridimensionale, la quale, a differenza della classica immagine bidimensionale, è basata sull'acquisizione, mediante apposita sonda, di un "volume" di tessuto esaminato. Il volume da studiare viene acquisito e digitalizzato in frazioni di secondo, dopo di che può essere successivamente esaminato sia in bidimensionale, con l'esame di infinite "fette" del campione (sui tre assi x, y e z), oppure in rappresentazione volumetrica, con l'esame del tessuto o dell'organo da studiare, il quale appare sul monitor come un solido che può essere fatto ruotare sui tre assi. In tal modo si evidenzia con particolare chiarezza il suo reale aspetto nelle tre dimensioni. Con la metodica "real time", si aggiunge a tutto ciò l'effetto "movimento", per esempio il feto che si muove nel liquido amniotico.
Utilizzi
Quest'analisi strumentale serve per analizzare e verificare la presenza di alcune patologie a seconda degli strumenti utilizzati:
Eco doppler per i vasi epiaortici:
Stenosi
Placche
Ulcerazioni
Dissecazioni
Doppler transcranico:
Vasospasmo (aneurisma)
Occlusione vasale (aterosclerosi)

Cistoscopia

La cistoscopia, o cistouretroscopia, è una procedura diagnostica, effettuata solitamente da un urologo, che permette la visualizzazione della parte interna delle base vie urinarie (uretra, prostata, collo della vescica e vescica). La cistoscopia è indicata per la diagnosi delle malattie delle base vie urinarie e della prostata. Durante questa procedura un cistoscopio (un sottile strumento a forma di tubo con al suo interno un’ ottica collegata ad una telecamera ed a una fonte luminosa) è inserito nella vescica tramite l’ uretra (il condotto che trasporta l'urina).
cistoscopio rigido
La cistoscopia può essere usata per valutare e diagnosticare le seguenti patologie: • Tumore della vescica • Sangue nell'urina (ematuria) • Dolore pelvico cronico • Infezioni dell'apparato urinario recidivanti • Cistite interstiziale • Minzione dolorosa • Ritenzione urinaria (dovuta ,per esempio,alla prostata ingrandita [IPB], restringimento dell' uretra [stenosi]) • Incontinenza urinaria o vescica iperattivaCalcolosi urinaria Inoltre l’ urologo utilizza la cistoscopia per valutare anomalie del rivestimento dell'apparato urinario quali : • Diverticoli (estroflessioni della mucosa) • Uretere ectopico (dislocato) • Fistola (comunicazione anomala tra la vescica e altri organi) • Trabecolazioni (ipertrofia del tessuto muscolare) • Tumori • Ureterocele (dilatazione dell'estremità inferiore del uretere) Procedura La cistoscopia può essere effettuata in ambulatorio in anestesia locale o in una sala operatoria col paziente sedato, in anestesia regionale o generale. Prima di essere sottoposti ad una cistoscopia, i pazienti devono comunicare se assumono farmaci anticoagulanti(per esempio aspirina, antinfiammatori o warfarin [Coumadin®]). I pazienti devono digiunare a partire da almeno 4 ore prima della procedura se andranno sottoposti ad anestesia regionale o generale. Per l’ anestesia locale un comune anestetico (per esempio, lidocaina)viene iniettato nell’ uretra prima della procedura. Durante la cistoscopia, il cistoscopio, flessibile o rigido, è inserito lentamente nella vescica attraverso l’ uretra. Una telecamera può essere collegata al cistoscopio al fine di trasmettere le immagini su un monitor. L’ urologo esamina l’ uretra ed introduce un liquido sterile (per esempio acqua distillata) nella vescica per migliorare la visione. Mentre la vescica si riempie, il paziente può avvertire uno fastidioso stimolo di urinare. L’ urologo può introdurre alcuni strumenti supplementari attraverso il cistoscopio per effettuare procedure quali rimozione di calcoli, biopsie della vescica,resezioni di un tumore e cauterizzazioni (applicazione di una piccola carica elettrica per bloccare una emorragia). In alcuni casi, l’ urologo utilizza un altro strumento denominato ureteroscopio, molto simile al cistoscopio, per visualizzare l’ uretere (il condotto che trasporta l'urina dal rene alla vescica). Questa procedura, che è denominata ureteroscopia, può essere eseguita per diagnosticare e trattare i calcoli delle alte vie urinarie. L’ ureteroscopia è effettuato solitamente sotto anestesia regionale o generale. La cistoscopia ha solitamente una durata di alcuni minuti. Il tempo di esecuzione della metodica può prolungarsi se si eseguono altre procedure quali la rimozione di un calcolo o un prelievo bioptico. Dopo la procedura può essere posizionato un catetere vescicale. Gli effetti collaterali più comuni sono una sensazione di bruciore durante la minzione e il sangue nelle urine (ematuria) che possono durare da poche ore ad alcuni giorni. Se viene impiegata una anestesia locale i pazienti possono andare a casa subito dopo la procedura, in caso di anestesia regionale o generale è necessario un periodo di osservazione (solitamente 1 - 4 ore). Le complicanze sono raramente serie e possono includere le seguenti: • Reazione avversa all’ anestesia • Emorragia • Formazione di tessuto cicatriziale che può provocare il restringimento dell’ uretra (stenosi) • Infezione (febbre, brividi, dolore severo, vomito) • Rottura o perforazione dell’ uretra, della vescica o dell’ uretere • Dolore o rigonfiamento testicolare (indice di infezione) • Ritenzione urinaria (impossibilità ad urinare), solitamente come conseguenza di una eccessiva distensione della vescica o dell'anestesia

Urografia

L'urografia è un esame radiologico contrastografico che consente l'esplorazione e lo studio delle varie sezioni dell'apparato urinario.
L'indagine si basa sull'eliminazione, attraverso l'emuntorio renale, di mezzi di contrasto iodati che sono in grado di opacizzare l'urina e quindi rendere visibile sul radiogramma le cavità naturali deputate alla sua eliminazione: bacinetto renale, uretere, vescica urinaria. L'urografia consente un'esplorazione sia morfologica che funzionale:
Morfologica, poiché fornisce una fedele visualizzazione dei reni e dell'apparato escretore;
Funzionale, in quanto offre precise informazioni sull'attività depuratrice dei reni.
Preparazione all'esame
· Per evidenziare situazioni di rischio, vengono preliminarmente eseguiti i seguenti controlli: elettrocardiogramma, azotemia, glicemia, creatininemia, protidogramma elettroforetico. È indispensabile una buona pulizia intestinale, ottenuta con dieta a base di alimenti poveri di scorie nei giorni precedenti all'esame, con uso di purgante e clismi di pulizia il giorno precedente, e con un digiuno da almeno 8 ore prima dell'esame.

Lo svolgimento dell'esame
I mezzi di contrasto utilizzati sono composti organici idrosolubili triodati che vengono iniettati per via endovenosa o per infusione lenta. Dopo l'iniezione del mezzo di contrasto si eseguono radiogrammi seriati:
il primo a 2-3 minuti dall'iniezione o dal termine dell'infusione;
gli altri a 10, 15, 30 e 45 minuti dal primo, ed anche più tardivamente in alcuni casi particolari.
Un'indagine correttamente eseguita deve consentire l'esplorazione e lo studio di reni, bacinetto renale, ureteri e vescica. Quest'ultima deve essere esaminata in condizioni di completo riempimento e, successivamente, dopo la minzione. Nel sospetto di una ptosi renale sarà opportuno eseguire un radiogramma in posizione eretta, che consentirà una documentazione maggiormente precisa sul grado di ptosi
Impieghi
L'urografia permette quindi di visualizzare e studiare le varie sezioni dell'apparato escretore dell'urina: calici renali, ampolle, ureteri, vescica. Di ognuna di queste sezioni si potranno valutare la forma, la sede, le dimensioni, il decorso (per gli ureteri), l'aspetto delle pareti. Oltre a questi rilievi morfologici, si possono reperire numerose informazioni di tipo funzionale come la comparsa, durata e simmetria dell'eliminazione, l'intensità e l'omogeneità dell'opacizzazione, la motilità delle varie sezioni (pelvi, ureteri, vescica).
Tutti questi dati consentono una valutazione precisa della funzione del rene e dei vari tratti dell'apparato escretore. L'urografia è l'esame di prima scelta in tutte le affezioni dell'apparato urinario quali:
infiammazioni
malformazioni
calcolosi
tumori
traumi
Controindicazioni
Le controindicazioni sono limitate a: iperazotemia elevata, cardiopatie gravi, mieloma. L'uso di mezzi di contrasto iodati può raramente causare intolleranza su base allergica, con nausea, vomito, prurito, senso di malessere generalizzato, eruzioni cutanee, tosse, collassi, ma quasi sempre di lieve entità e comunque ben rispondenti alle misure terapeutiche

Cistografia
CHE COSA E’?La cistografia è l’esame radiologico per lo studio del basso apparato escretore (vescica e uretra). Prevede l’utilizzo di un mezzo di contrasto iodato idrosolubile con il quale viene riempita la vescica che così diventa visibile nei radiogrammi. Vengono acquisiti radiogrammi nel corso del riempimento retrogrado (Cistografia retrograda) e nella successiva fase di svuotamento (Cistografia minzionale).L’esame può essere eseguito in contemporanea con un esame urodinamico alla presenza di un radiologo e di un urologo e in tal caso si parla di esame videourodinamico. La durata media dell’esame è di circa 40 minuti.
PERCHE’ SI FA?Le principali indicazioni sono:- Sospetto clinico di reflusso vescico-renale sia in campo pediatrico che nella popolazione adulta.- Incontinenza urinaria sia nel caso di incontinenza da sforzo che di incontinenza urgenza o in alcuni casi di incontinenza post-chirurgica.- Difficoltà minzionali
COME SI SVOLGE?Con la sola eccezione dell’esame videourodinamico l’esame comincia a vescica vuota con successivo riempimento con il mezzo di contrasto fino al raggiungimento della capacità vescicale massima (400-500 ml nell’adulto).Le modalità di esecuzione dell’esame e l’acquisizione ed il numero dei radiogrammi varia in base al quesito clinico ed ai reperti riscontrati nel corso dell’esame. L’esame è eseguito direttamente dal medico radiologo.
DISAGIL’esame non è doloroso. Può essere lievemente fastidiosa la fase iniziale di posizionamento del catetere (nelle donne l’apice è in vescica, nell’uomo nel tratto terminale dell’uretra).
CHI INTERPRETA I RISULTATI?Lo stesso medico radiologo che esegue materialmente l’esame, interpreta i radiogrammi ottenuti e stila il referto che viene consegnato al paziente congiuntamente alla documentazione radiografica.LIMITAZIONI ALLA CISTOGRAFIA Lo stato di gravidanza rappresenta l’unica controindicazione all’esame. Eventuali allergie al mezzo di contrasto vanno comunicate al medico prima di sottoporsi all’esame: le reazioni avverse, benché molto più rare rispetto ad esami che prevedano altre vie di somministrazione, sono possibili anche nel corso di una cistografia